(Adnkronos) – "Sono tre le proposte per rendere più presenti sul mercato del lavoro le donne, aumentare il pil e fare aumentare il tasso demografico. Regolare il mercato del lavoro in modo da rendere impossibile l'abuso dei contratti a termine nelle varie declinazioni, che è il contrario di ciò che ha fatto il governo che ha completamente liberalizzato la somministrazione, ha tolto le causali nel lavoro a termine. E poi introdurre il congedo obbligatorio di maternità e paternità, tenendo conto della possibilità di riconoscere il lavoro autonomo che non va assolutamente dimenticato. E andare avanti sulla riforma dell'autosufficienza". A dirlo oggi Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd, intervenendo all'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione. "Abbiamo – sottolinea – un tasso di partecipazione al mercato del lavoro, per donne e giovani, molto basso e una penalizzazione sul salario molto alta. Il problema è la bassa qualità del lavoro data da una flessibilità che però penalizza le donne". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Guerra (Pd): “Stop all’abuso di contratti a termine per avere più donne nel mercato del lavoro”
(Adnkronos) – "Sono tre le proposte per rendere più presenti sul mercato del lavoro le donne, aumentare il pil e fare aumentare il tasso demografico. Regolare il mercato del lavoro in modo da rendere impossibile l'abuso dei contratti a termine nelle varie declinazioni, che è il contrario di ciò che ha fatto il governo che ha completamente liberalizzato la somministrazione, ha tolto le causali nel lavoro a termine. E poi introdurre il congedo obbligatorio di maternità e paternità, tenendo conto della possibilità di riconoscere il lavoro autonomo che non va assolutamente dimenticato. E andare avanti sulla riforma dell'autosufficienza". A dirlo oggi Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd, intervenendo all'evento 'Demografia, un patto fra generazioni', per il ciclo di incontri Adnkronos Q&A, in corso al Palazzo dell'Informazione. "Abbiamo – sottolinea – un tasso di partecipazione al mercato del lavoro, per donne e giovani, molto basso e una penalizzazione sul salario molto alta. Il problema è la bassa qualità del lavoro data da una flessibilità che però penalizza le donne". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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