(Adnkronos) – “La previdenza complementare è una delle azioni cruciali di politica economica per il nostro Paese che vede, dal punto di vista demografico, un trend di invecchiamento costante. Abbiamo più di 16 milioni di pensionati, il rapporto tra lavoratori dipendenti e pensionati raggiungerà la parità nel 2050, il tasso di sostituzione, in assenza di previdenza complementare, sarà intorno al 65-66%.Per questo motivo la previdenza complementare risulta essere elemento essenziale per colmare il gap di benefici determinato dal metodo contributivo”. Così Antonio De Poli, responsabile Collettive e Fondi Pensioni di Generali Italia, , in occasione del convegno 'Demografia, un patto fra generazioni', oggi al Palazzo dell'Informazione, sede dell'Adnkronos. "La situazione attuale è una situazione che gli esperti definiscono di 'demografia invertita' – continua – c'è un allungamento dell'aspettativa di vita e contemporaneamente sorgono nuovi bisogni. La popolazione italiana vede già circa 4 milioni di non autosufficienti, il 17% della popolazione si dichiara caregiver e nel 2045 una persona su tre avrà più di 65 anni". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
De Poli (Generali): “Previdenza complementare cruciale per il nostro Paese”
(Adnkronos) – “La previdenza complementare è una delle azioni cruciali di politica economica per il nostro Paese che vede, dal punto di vista demografico, un trend di invecchiamento costante. Abbiamo più di 16 milioni di pensionati, il rapporto tra lavoratori dipendenti e pensionati raggiungerà la parità nel 2050, il tasso di sostituzione, in assenza di previdenza complementare, sarà intorno al 65-66%.Per questo motivo la previdenza complementare risulta essere elemento essenziale per colmare il gap di benefici determinato dal metodo contributivo”. Così Antonio De Poli, responsabile Collettive e Fondi Pensioni di Generali Italia, , in occasione del convegno 'Demografia, un patto fra generazioni', oggi al Palazzo dell'Informazione, sede dell'Adnkronos. "La situazione attuale è una situazione che gli esperti definiscono di 'demografia invertita' – continua – c'è un allungamento dell'aspettativa di vita e contemporaneamente sorgono nuovi bisogni. La popolazione italiana vede già circa 4 milioni di non autosufficienti, il 17% della popolazione si dichiara caregiver e nel 2045 una persona su tre avrà più di 65 anni". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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